Opinioni su Facebook
Nuove amicizie e costituzione di gruppi su Facebook, il social network più famoso del momento fondato nel 2004 dal giovane informatico statunitense Mark Zuckerberg: nuovi metodi di comunicare e di intessere rapporti sociali. Fin qui niente di male, ma qualche volta l’entusiasmo nel sostenere una tesi o una persona porta al fanatismo e all’indottrinamento o al coinvolgimento dei giovani in avventure informatiche molto discutibili e ideologicamente pericolose. E’ il caso del gruppo xenofobo denominato “Stop all’immigrazione in Alto Adige – Einwanderungsstop in Südtirol”, che si era costituito qualche settimana fa su Facebook e che è stato giustamente subito rimosso, dopo che la Procura di Bolzano ha avviato un’inchiesta : l’ipotesi di reato è di violazione dell’art.1 della legge Mancino, che prevede, al comma 3, che sia vietata „ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Ultimamente si è formato anche il gruppo “Alto Adige è Italia”, d’impronta nazionalista, che ha provocato nuove polemiche tra gli abituali utenti del web e sui giornali.
Intervistiamo ora alcuni studenti di 2a superiore e sentiamo che cosa pensano di Facebook.
Maikol osserva che è utile per scrivere le cose che si pensano e che non si oserebbe mai dire pubblicamente… Aggiunge che l’idea di vietare la pubblicazione di alcuni siti su FB sarebbe controproducente, perché stuzzicherebbe il gusto del proibito e darebbe maggiore popolarità al alcuni personaggi. Invece non dando importanza a ciò che viene detto e ‘gonfiato’, la gente potrebbe stufarsi e lasciar perdere il gioco. Jackline sottolinea che ci si iscrive a FB per noia, per conformismo, per divertimento, per contattare vecchi e nuovi amici, ma la privacy dei dati personali è salvaguardata solo in parte. Thomas osserva che talvolta l’assunzione in un posto di lavoro è condizionata dalla partecipazione a FB, su cui le ditte interessate svolgono indagini per ottenere informazioni. Samantha e Michela non attribuiscono importanza a FB e ritengono che sia da considerare solo un passatempo, perché l’amicizia vera è un’altra cosa, non è quella virtuale… Julian apprezza in FB la libertà e la fantasia di scrivere quello che si vuole. Matthias afferma che il modo di porsi su FB rispecchia la personalità e può essere un mezzo per ritrovare vecchie conoscenze, ma non deve essere un mezzo di propaganda politica. Può però giovare per il sondaggio di opinioni su temi di attualità (come per es. la violenza sugli animali, i rapporti interetnici in Alto Adige, ecc.) ma anche sui gusti musicali, i viaggi ecc.).
La rete presenta dunque indubbi vantaggi, ma nasconde anche molte insidie…
Lidia Bertacchi
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