INTERVISTA AD ANNAMARIA EGIDI MEROLLI
Anna Maria Egidi Merolli, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea del Centro di Cultura e Sviluppo dell’Università Cattolica (Fondazione “G.Toniolo”) e Past-Presidente del Soroptimist International d’Italia, nel Club di Verona, presenterà a Bolzano il prossimo 15 marzo ’11 alle ore 18.00 al Circolo di Presidio (viale Druso, 20) il suo libro “Voci di Sardegna. Cultura e società”. Profonda estimatrice e conoscitrice della terra sarda, per ragioni di lavoro e personali, la Egidi vive attualmente a Verona, ma è legata a Bolzano da una grande affezione, avendo vissuto e insegnato qui per 12 anni. Nel corso di un ciclo di lezioni che ha tenuto all’Università, ha riscoperto il grande interesse che riscuotono molti scrittori della Sardegna, che come l’Alto Adige costituisce un’isola linguistica. Analizzando la peculiarità dell’identità sarda e le caratteristiche storico-filologiche di una lingua che ha origini antichissime e che mantiene ancora oggi la fisionomia di una lingua a sé stante, tramandata di generazione in generazione, la Egidi ha pubblicato, presso la Casa Editrice QuiEdit, un saggio critico su una scelta di testi di autori sardi del Novecento, da G.Deledda a G.Dessì a G.Ledda (autore di “Padre padrone”) a S.Niffoi, significative testimonianze di un comune patrimonio culturale di riferimento.
Solitamente le immagini più note della Sardegna la presentano come un’isola di vacanze da sogno o come una regione ancora legata ad una civiltà pastorale. Ma la Sardegna è anche altro: una terra dove l’attività intellettuale è operante non solo in campo artistico, ma anche in campo letterario con molti scrittori che hanno narrato la storia sconosciuta della loro gente orgogliosa e indomita.
L’intento di comunicare l’amore per questa terra, di cui il marito è originario, e di salvaguardarne l’identità è stato il filo conduttore seguito da Anna Maria Egidi nella scelta dei testi.
La cosa che mi piace di più di me stessa.
La curiosità nel ricercare le cose che non conosco.
Il mio principale difetto.
L’orgoglio.
Da bambina sognavo di diventare.
Hostess: mi piace volare in alto!
La persona che più ammiro.
Ho ammirato molto mio padre.
Un libro da portare su un’ isola deserta?
“Lucrezia Borgia” e “Rinascimento privato” di Maria Bellonci.
La mia occupazione preferita.
Leggere e contemporaneamente ascoltare musica.
Il paese dove vorrei vivere.
In qualsiasi luogo purché ci sia la mia famiglia! Be’,dopo aver fatto 17 traslochi, mi adatterei ovunque.
Nel mio frigorifero non manca mai …
Yoghurt, frutta e verdura.
Il mio musicista preferito.
Richard Clayderman.
Il mio pittore preferito.
Giovanni Boldini, un macchiaiolo dei primi del ‘900, autore in particolare di “Ritratto di signora Charles Max”
La qualità che preferisco in un uomo.
La signorilità.
La qualità che preferisco in una donna.
La lealtà.
Non sopporto …
L’infingardaggine.
La mia paura maggiore.
Ho paura di ciò che non conosco, perché non lo posso prevedere, ossia temo ciò che non posso controllare e prevedere.
L’oggetto a cui sono più legata.
La fede di ferro di mio padre, come tutte le cose che mi riportano la mia famiglia d’origine. Quell’oggetto non ha un valore intrinseco, ma puramente affettivo.
Mi sento orgogliosa di me stessa …
Quando riesco a sorridere anche con le persone che non lo meriterebbero.
Se fossi un animale sarei …
Un cavallo.
Dove mi vedo fra dieci anni?
Spero di esserci a godere le bellezze di Verona.
Il mio motto.
Oggi è quel giorno che ho tanto temuto… e non è successo niente…
Lidia Bertacchi
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